E’ finita la seduta. La paziente alzandosi mi domanda :” Ma lei, dottoressa, è sicura che la sincerità sia sempre un valore positivo?” E avviandosi alla porta continua ” So che non mi risponde, però ci pensi, per favore, e magari la prossima seduta……..” Ritornando in studio , seduta al mio tavolo da lavoro , ripenso alla domanda della paziente, che è stata l’ultima della giornata, e cerco un collegamento con tutto ciò che è stato detto durante la seduta. Mi rendo conto però che in questo momento sono interessata alla domanda in sé piuttosto che al suo legame con le problematiche della paziente. Quindi la domanda riguarda anche me direttamente, oserei dire soprattutto me. Mi ricordo una discussione molto aspra avvenuta anni fa con due amiche sull’opportunità di dire o non dire a una nostra amica che avevamo scoperto che il marito la tradiva. Una delle due propendeva per il si, l’altra per il no, io ero incerta. Loro si aspettavano una risposta da me, che ero all’inizio della professione e perciò , secondo loro, titolata per dare il responso giusto. Io invece anche allora ero molto titubante sul valore positivo della sincerità sempre e comunque. Anche oggi sospetto che spesso dietro il bisogno di dire la verità a tutti i costi spesso si celi la volontà di aggredire la persona destinataria di questa comunicazione. La discussione di allora terminò lì per lì con un nulla di fatto. Qualche giorno dopo però ricevetti la telefonata di Chiara, l’amica tradita dal marito. Piangendo mi disse che il marito la tradiva e conosceva anche il nome della donna. Io le domandai come l’aveva scoperto e se era sicura, e lei mi rispose che l’aveva saputo da Maria Carla, l’altra nostra amica, e che non c’erano dubbi. Chiara mi chiese di incontrarci e io la invitai a venire a studio. Mentre l’aspettavo riflettevo sul perchè Maria Carla dopo la nostra discussione avesse deciso di informare Chiara. Mi sembrava di intravvedere una forma di aggressività contro Chiara. Loro erano amiche di infanzia e Lorenzo, il marito di Chiara era un loro coetaneo. Loro tre erano cresciuti insieme, si erano addirittura laureati insieme e insieme avevano fatto una tesi sperimentale di architettura urbanistica. Poi Lorenzo e Chiara si erano sposati ed erano andati a vivere a Parigi. Dopo alcuni anni erano ritornati a Roma e l’amicizia fra loro tre era ripresa come prima. Nessuna delle due mi aveva mai raccontato perchè Lorenzo avesse scelto Chiara e non Maria Carla. Chiara quel giorno a studio mi fece capire un po’ di cose. ” Lo so perchè Maria Carla mi ha rivelato il tradimento di Lorenzo. E’ la sua rivincita. Quando eravamo ragazzi Lorenzo e Maria Carla si erano messi insieme. Maria Carla era molto più libera di me, i suoi genitori erano sempre fuori all’estero e lei stava con una governante e faceva quello che voleva. Fra loro due è durata molto poco, perchè lui era piuttosto volubile e andava un po’ con tutte. Qualche anno dopo Lorenzo aveva cominciato a stare sempre più spesso con me e alla fine ci siamo messi insieme. Allora Maria Carla mi disse che non dovevo mettermi con Lorenzo, perchè mi avrebbe fatta soffrire, che era un infedele per natura. E ieri quando mi ha rivelato il tradimento di Lorenzo ha anche aggiunto ” Te l’avevo detto che non ti dovevi fidare di lui!!” e ti assicuro che c’era della soddisfazione nella sua voce. Rimango basita. Maria Carla era stata crudelmente sincera con Chiara, mentre nella discussione con noi aveva omesso particolari così importanti………?! Domando a Chiara se aveva mai sospettato che Lorenzo la tradisse e lei molto sinceramente mi dice che si, lei sa delle scappatelle di Lorenzo, ma sa anche che lui tornerà sempre da lei, che la ama e comunque a lei sta bene così, ma le ha fatto male quello che le ha detto MariaCarla. Si è sentita tradita più da lei che da Lorenzo. Perchè ho raccontato tutta questa storia? Per dire che non si può generalizzare sul valore positivo della sincerità. A seconda delle circostanze e delle persone a cui è rivolta può assumere un valore negativo, nel senso di essere recepita come una forma di ostilità.
Sincerita
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Rosalba Scavia- psicoanalista Iscrizione all'albo psicologi e psicoterapeuti del Lazio con il n.548 Titoli di studio: Laurea in psicologia Laurea in sociologia
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